venerdì 18 gennaio 2008

A mio zio Nino, al ricordo del suo dolce sorriso

Scoperte sistemando un armadio piene di carte vecchie, queste due agendine tascabili (ca. 6 x 10 cm ) raccolgono, giorno per giorno, per quasi due anni ( dal 14 Luglio 1941, giorno della partenza da Verona per il fronte Russo, fino al 7 Febbraio 1943 giorno del rientro) le minuziose, sia pur sintetiche, annotazioni di mio zio Nino ( Ignazio Zenatello) , allora trentunenne sergente nella Divisione Pasubio, nato a Verona il 12-2-1910 ed ivi deceduto il 24-11-1967.

Non e’, ne’ voleva essere, un’ opera letteraria o la fonte di chissa’ quali “verità” storiche, ma una memoria e una testimonianza, con il valore particolare dell’immediatezza; un quotidiano quadro fatto di pennellate incisive sulla vita al fronte russo, con si’ la guerra , ma anche il varieta’, gli spettacoli, gli amori….

Come fotogrammi di un film i giorni scorrono sotto i nostri occhi, raccontandoci la storia d’ amore con Valia, gli amori con le “signorine”, l’ ” emozione” davanti alla contraerea di sera……… da sembrare la festa di S. Zeno ( il patrono di Verona ), il senso di solitudine, la nostalgia di casa, il ricordo della madre che lo sostiene nei momenti piu’ difficili, la fede nella vittoria, l’ esasperante miraggio dell’attesa del convoglio italiano per poter rientrare in Patria, la consapevolezza della disfatta, le sofferenze della ritirata, la preoccupazione nel non vedere piu’ i compagni e la gioia nel ritrovarli, il viaggio di ritorno e finalmente l’abbraccio con la madre ed i propri cari.

Il diario inizia il 14 luglio 1941 , giorno della partenza della Divisione Pasubio da Verona per il fronte Russo e prosegue fino al 31Dicembre dello stesso anno sull’agendina relativa.
Dal 1 Gennaio al 7 Marzo 1942 le annotazioni sono segnate sull’agendina del 1941 con relativo aggiornamento del nome del giorno; dall’8 Marzo al 31Dicembre 1942 proseguono regolarmente sull’agendina relativa. Stessa cosa riguardo a Gennaio e Febbraio 1943, scritti sull’agendina del 1942 . Evidentemente nei primi mesi del cambio degli anni 1942 e 1943 non era ancora in possesso delle nuove agendine.
Unico “ buco “ i primi quindici giorni di Genn. “43 , dove, a parte l’ aggiornamento dei nomi nei primi dieci giorni dell’anno, non vi e’ nessuna annotazione. Il diario prosegue dal 16 gennaio in poi , senza pero’ correggere i nomi dei giorni, ma soprattutto senza lo slancio descrittivo che lo caratterizzava in precedenza.

La trascrizione del testo e’, per quanto possibile, integrale oltre che nello scritto, anche nella sua disposizione, fatto salvo la trasformazione dalla forma arcaica delle voci del verbo avere “ ò ” , “ à ” , “ ànno ” in “ ho ” , “ ha ” , “ hanno ”, ed alcuni errori di ortografia. L’originale a margine, anche nelle dimensioni, ne permette il confronto o, se preferito, l’interscambio nella lettura.

Dove la trascrizione non e’ sicura e’ stato messo un punto di domanda. Ciononostante potrebbero sussistere alcuni errori di interpretazione, specie nei nomi di persona e di citta’ : me ne scuso in anticipo.

Silvana Zenatello