sabato 12 gennaio 2008

12-13 Dicembre 1942

12 S a b a t o
13 D o m e n i c a
Giornata d’intensa attivita’ opera_
tiva.- I russi continuano ad attac_
care con forze rilevantissime. Da noi
si sono gia’ formati i plotoni per la dife_
sa ad oltranza. Per tutta la giornata
intensissimi combattimenti udibili
perfettamente. Abbiamo avuto pa_
recchie perdite. Non sono passati
Le camicie nere si sono dimo_
strate superiori ad ogni elogio-
Il momento e’ sempre pero’
molto criticissimo e pericoloso-
Certamente il buon Dio ci aiu_
tera’ come sempre ci ha aiuta_
to. Per il nostro rientro anco_
ra nulla. Speriamo che sia
presto-
Giornata di ansia. I russi continua_
no mettere nella fornace nuove
e fresche forze. I morti loro sono
a migliaia. Non si retrocede.
Gli anziani hanno compiuto an_
cora una volta atti del piu’ puro
eroismo.
Per il nostro convoglio ancora
nulla.-


14-15 Dicembre 1942

14 L u n e d i ’

15 M a r t e d i ’

Hanno attaccato un altro

nostro caposaldo. La lotta

e’ durissima. I nostri hanno

la meglio. Il pericolo non si

e’ dileguato. Speriamo in bene

Questi ultimi giorni sono tre_

mendi.

Sembra che per raggiungere la sta_

zione di partenza bisogna fare

la strada a piedi e con le slitte.

Questi signori si sono mangiati

la scorta di carburante per il loro

commercio. Sarebbe duro ora

fare oltre 100 km. a piedi in mez_

zo alla neve ed il freddo e

con tutta la roba personale

Vedremo.

Col concorso di altri reparti le

vecchie posizioni sembrano rag_

giunte. Il fante italiano muore

ma non retrocede. L’inverno

quest’anno e’ ottimo. Poco freddo

per quanto la temperatura sia sem_

pre verso i 10 sotto zero. Siamo noi

vecchi ormai stanchi e fiaccati e

anche demoralizzati per la parten_

za che deve sempre e continua_

mente venire domani domani.

Di questo passo sono ormai piu’

di quarantacinque giorni che

si va avanti. Credo che nella sto_

ria mai nessuna Divisione sia

stata in linea 17 mesi senza

mai riposi-

16-17 Dicembre 1942

16 M e r c o l e d i ’

17 G i o v e d i ’

Il S. Ten. Cannuli e’ stato ricoverato
all’ospedale. Ora abbiamo un sim_
praticissimo Sten.De Felice.-Il nemico
ci ha attaccato in forze. Ha sfondato
Abbiamo dovuto retrocedere per cir_
ca 6 km. Abbiamo perso 6 pezzi di
artiglieria, parecchi prigionieri.
La situazione e’ critica. Moltissi_
mi prigionieri e feriti abbiamo.
Questa notte dovrebbero arrivare
carri armati e fanterie tedesche
Abbiamo avuto l’ordine di resiste_
re fino alla fine. E’ quasi una
tragedia. Qualche reparto e’ sban_
dato.- Speriamo in Dio che ci
protegga. Il cannone continua
tuonare.- Durante la notte il nemi_
co e’ avanzato nuovamente. Sembra
che siano a soli 5 km. da oltre 20
che erano.-

Al nostro comando continuano ad arri_
vare uomini sbandati. Sono stati presi
dal panico e fuggono per ogni dove. La
piu’ parte pero’ resiste ancora molto bene
in seconda linea La situazione nella mattinata e’ tragica. Abbiamo l’ordine
di prepararci per la resistenza ad oltranza
Alla mensa non si vedono che facce pati_
bolari. Verso le una una buona notizia
sembra che il nemico retroceda. Alla sera
all’armi. Distribuzione di bombe a
mano - riuniti in un capannone per
fare caposaldo. Via vai di gente - Ridda
di notizie contrastanti. Non si puo’ dor_
mire. Il nostro comando non ha la cal_
ma sufficiente. Disgraziati ! Con que_
ste cose chissa’ a quando il nostro rien_
tro. Speriamo che il Buon Dio ci protegga
Sono arrivate moltissime munizioni
Sono 10 giorni di dura lotta.-

18-19 Dicembre 1942

18 V e n e r d i ’

19 S a b a t o

Di minuto in minuto la situazione

si aggrava. Hanno sfondato dappertutto.-

Il nostro 79°e’ esaurito.- Il panico e’ im_

pressionante. La Ravenna nella giorna_

ta di ieri ha messo fuori combattimento

70carri armati. Non si sa piu’ cosa fare

Si attendono nuovi ordini, E’ un disa_

stro.Addio Italia bella.E’ stato solamen_

te una illusione.- Si precipita.-

Solo un miracolo ci puo’ salvare

Verso le 18 riceviamo rinforzi . Una

divisione tedesca e’ venuta in nostro aiu_

to. La situazione e’ un po’ piu’ chiara-

Il pericolo pero’ e’ sempre alle porte.

I nostri fanti sono degli eroi. Abbiamo

perso pero’ molti materiali e parecchi

uomini fra congelati e feriti.-

Nel settore della Ravenna hanno

sfondato. I nostri sono in fuga. Cor_

riamo pericolo di essere circondati

Alle 13 abbiamo avuto ordine di riti_

rarci. La situazione e’ precipitata. Non

c’e’ nulla da fare. Siamo ormai persi

Solo Iddio puo’ far qualcosa.

Alle 14 partiamo precipitosamente ab_

bandonando quasi tutto il mate_

riale. Su un autocarretto siamo

come le pecore. Fuggiamo. Alle

18 incontriamo carri armati

russi. Retrocediamo e cambiamo

strada. Non ci sono piu’ strade li_

bere. Siamo accerchiati. Addio

Patria e mamma. Sono stato co_

me sempre sfortunato, comun_

que non sono perse tutte le speranze

Alla notte ci fermiamo in una

balka



20-21 Dicembre1942


20 D o m e n i c a

21 L u n e d i ’

Con nostro grande sollievo vediamo
arrivare un btg di panzer. Forse
ci aiuteranno. La colonna del
Comando e’ quasi distrutta, pochi
hanno potuto sfuggire. I reduci rac_
contano la catastrofe.- Verso ½
giorno siamo anche noi attacca_
ti da carri nemici ma sono imme_
diatamente messi fuori combat_
timento dai tedeschi. Si parte scor_
tati da loro, dopo venti km.s’incon_
trano le prime resistenze. Intenso
fuoco. Sfondiamo. Passiamo la
notte in una balka. Siamo una
massa di circa 15000 uomini
Il cannone spara e decima. Ho
freddo. Da ieri non
mangio. Il cuore si e’ un poco
rianimato. Speriamo.-

Prestissimo si parte. Vedo Marchi
con altri ufficiali. Vogliono tenta_
re di fuggire da soli.- Dopo circa
40 km. siamo nuovamente at_
taccati. Si va pure all’arma bian_
ca. Vengono ricacciati. Il suolo
e’ pieno di morti. E’ una carnefici_
na.Devo andare a piedi. Fuggiamo
raggiunti continuamente dai lo_
ro colpi. Ogni colpo sono parecchi
morti. Dopo poco raggiungo il
camion e sono ricaricato. Non
si mangia ne’ si dorme. Bisogna
aver molta forza di volonta’. Il
cuore pero’ mi dice sempre bene.-
Speriamo di poter uscire da questa
situazione.- Si cammina tutta
la notte

22-23 Dicembre 1942

22 M a r t e d i ’

23 M e r c o l e d i ’

Si continua a camminare. Per
fortuna abbiamo trovato un poco
di benzina. Sul camion continua_
no a salire uomini. Si rompe una
balestra. Verso mattina siamo nuo_
vamente attaccati. I tedeschi ci di_
fendono molto bene. Abbiamo co_
me sempre moltissimi morti. Ci
fanno partire, ma quando siamo
in balka la macchina non va piu’
Dobbiamo abbandonare tutto e an_
dare a piedi. Non so se la forza resi_
stera’. Centinaia di macchine sono
abbandonate. Gente che spinge per far_
le funzionare. Dopo poca strada non
ne posso piu’. Sono ormai 4 giorni
che non mangio e non bevo. Za_
vater mi aiuta dandomi un
poco di zucchero. Alla sera arriviamo
in un paesucolo. Dormo all’adiaccio
Un po’ di paglia con il cielo soffitto
.-

Durante la notte ho dormito forse
2 ore dal freddo. Alla mattina pre_
stissimo i russi attaccano con
colpi di cannone e di mortaio
Si vedono distintamente. Sono
sempre contenuti dal fuoco
tedesco. Ogni colpo di mortaio
sono decine di morti. Vedo
Marchi ferito ad una gamba. Il
nemico si avanza sempre piu’
La situazione e’ criticissima
La speranza e il pensiero di
mia madre sono quelli che
mi sostengono. In questo pae_
se i tedeschi non ci fanno en_
trare nelle case occupate da
loro e di conseguenza notte
all’aperto. Freddo fame e sonno

24-25 Dicembre 1942

24 G i o v e d i ’

25 V e n e r d i ’

Nella notte i russi si sono instal_
lati nelle case alla periferia.
Grande sparatoria. La Katiu_
scia
decima e distrugge. Verso
½ giorno siamo costretti an_
dare all’attacco all’arma
bianca. Si fa strage di russi
Al nostro grido fuggono
C’erano dei soldati che si
sono lanciati anche senza
fucili. La Katiuscia continua
per tutta la giornata. Bas_
so rimane ferito alla gamba
sinistra. Lo porto all’inferme_
ria, raccomandando se por_
tano i feriti lo carichino. Sono
desolato non poterlo portare
con me. M’ha dato un bacio
da dare a sua madre. Lo
prevedeva.-

Da ieri mattina non vedo piu’
Zavater perche’ l’avevo messo su una
carretta perche’ non poteva piu’ proseguire
a piedi.- Anche oggi dobbiamo an_
dare all’attacco.- Io sono messo
un po’ arretrato e fuori paese.-
Il cannone russo continua
nella sua carneficina-
I russi sono nuovamente
ricacciati. Si stabiliscono
delle linee difensive. Verso
le 15 io, Alpi, Natali con altri
due siamo sfiniti.
Ci met_
tiamo in un pagliaio e
ci riposiamo malgrado
il continuo bombarda_
mento. La morte potrebbe
solo essere una liberazione
Verso le 23 i tedeschi partono e

26-27 Dicembre1942

26 S a b a t o

27 D o m e n i c a

noi li seguiamo come tan_
te pecore. Si cammina tutta la
notte e verso l’alba ci inquadra_
no alla meno peggio e si con_
tinua a camminare. Mi sembra
la deportazione. Sono ormai sfini_
to non ci vedo piu’. Mangio un
po’ di zucca cruda e patate crude.
Di Zavater non ne so nulla. Verso
½ giorno ci fermiamo in un paesi_
no dove si vedono i russi che fuggono
Posso mangiare un ¼ di pollo
Alle 15 si riparte sotto una gragnuo_
la di bombe. Orrore. I morti e i
feriti per la solita sono a centinaia
Mi devo trascinare il Sten.Perdi
Natali. Ancora una volta sono
incolume. Verso sera sfiniti dor_
miamo in una casetta vicino
ad una fabbrica. Sara’ quello che
sara’.

Alle 5 la colonna non aveva an_
cora finito di sfilare. Ci attacchia_
mo e dopo due km. arriviamo
a Tschercowo dove siamo fer_
mati e avviati in case a dor_
mire. Troviamo un giaciglio
a terra. Cuociamo patate. In
magazzini troviamo gallette
pasta,olio, cognac, un ben di
Dio. Ne facciamo provvista.
Alla sera dopo 10 giorni di digiu_
no una grande mangiata
e poi a letto. Dalle prime in_
discrezioni sappiamo che sia_
mo sempre accerchiati ma
che costituiremo un caposaldo
Le speranze si sono riaccese
Il Comando Truppa ci ordina di ri_
manere nella zona e non uscire



28-29 Dicembre 1942

28 L u n e d i ’

29 M a r t e d i ’

Ho dormito moltissimo. La gior_
nata si presenta non eccessivamen_
te bene perche’ il fuoco di artiglie_
ria e’ iniziato alle 4.- Continua in_
tenso per tutta la giornata. I colpi
cadono vicino alla casa. Non ci
preoccupiamo e comincio a far
da mangiare. Si mangia un
ottima pasta asciutta, patate fritte
Il morale e’ sempre elevato.
Il nostro Tenente ha una fame
fenomenale.
Ci mettiamo a terra a dormi_
re verso le 18.- La giornata ci
ha un poco stancato. Ringrazio
S. Rita di avermi nuovamente
aiutato.-

Ho dormito benissimo. Il pericolo
si avvicina sempre piu’. Siamo com_
pletamente accerchiati. Ci sono a
poche centinaia di metri e li vediamo benissimo. Ho moltissima fiducia
nelle forze tedesche e nell’aiuto di
S. Rita. Anche oggi siamo conti_
nudamente fatti segno a intenso
bombardamento. Il pensiero
e’ continuamente rivolto a
mia madre.- Io sono ancora
uno dei pochi fortunati perche’ non
solo non sono congelato ne’
ferito ma sono in ottima
salute.

30-31Dicembre 1942

30 M e r c o l e d i ’

31 G i o v e d i ’

Giornata memorabile. La Katiuschia
ha sparato 4 volte e tutte vicinissimo
a noi. Nulla. Solo qualche vetro rotto.
Arrivano gli Stukas a cercare di allen_
tare un po’ la morsa. Ci riescono. Fan_
no strage. Si vedono i russi morti a
far montagna ed i superstiti ad al_
lontanarsi velocemente per le mogile
Solamente il loro fischio e’ impressio_
nante.- Piroettano nel cielo
come tante mosche. Si vedono
distintamente le bombe che
sganciano ed il loro effetto
Ci rianimiamo.- Ci vogliono
far credere che una Panzer stia ve_
nendo in nostro aiuto. Speriamo

Finalmente trovo Edoardo anche lui in
ottime condizioni.E’’ una festa. Ci spostia_
mo, andiamo ad abitare con lui nel_
l’altra parte della citta’. E’ un po’ piu’ esposta al fuoco ma si sta bene. Vedo
Nava ferito come Pagliai.- Ci sono
due cuochi e la roba non manca
Alla sera come possiamo festeggiamo
la festa.- Ognuno racconta la pro_
pria avventura.- Alla sera devota_
mente diciamo il rosario..-
Mia madre mi e’ sempre pre_
sente e sempre mi aiuta-

Note a margine agendina 1942




N o t e

Elisa Fusi


Foglio ordini n. 11 del 16/3/42

n. 107

autorizzazione per pernottare

fuori caserma.-

Via Camillo Pulusella 2

Brescia


Ing. Pisani Guido

Schilfano(?)

( Bergamo )


Decreto in data 7/12/41 del Duce -

Norme di esecuzione al R.

D. 15 maggio 41, n. 594, che mo_

difica le disposizioni sul trat_

tamento del personale stata_

le e degli enti pubblici richia_

mato alle armi.-

Gazzetta Uff. n. 50, del 2/3/42


Cap. Pesce Celestino

Corso XXVIII Ottobre 117

Milano


Innocenti Vittorio

Roma

tel. N. 32542





16-17 Gennaio 1943___________________________________________

Dall’uno al dieci gennaio 1943 le uniche annotazioni sono relative al cambio del nome del giorno ( essendo scritte sull’agendina del 1942). Riprendono il 16 gennaio, senza la correzione del giorno



16 (S a b a t o)

17 (D o m e n i c a)

P. Thcerkowo

ore 20


Viaggio




Viaggio

Tormenta


18 -19 Gennaio 1943

18 (L u n e d i ’)

19 (M a r t e d i ’)

Arr. ore 10
B e l e w o s c h
trasportano
feriti e ammalati
Dormiamo
siamo fuori sacco ora
speriamo in bene
.-

Siamo ingannati
P. ore 6 da
B el e w o s c h
lascio Edoardo
macchina tedesca
arr. ore 10 a
S t a v o b l e z
prendiamo maccina
italiana e partiamo
per W o r o s c i l o w g r a d
fermati dalla
tormenta.-

20-21 Gennaio 1943

20 (M e r c o l e d i ’)

21 (G i o v e d i ’)

Dopo parecchie ore
di ansia alle ore 11
p. per
W o r o s c i l o w g r a d .
Il passaggio lo pago
50 R.M.
Alle ore 15.30 arrivo
sistemazione provvi_
soriani una casa.
Mi sento tranquillo
ormai.-

Partenza da Woroscilowgrad
con mezzi di fortuna
dopo aver trovato il
Tenente.
Molto freddo e fame
Alla sera arrivo a
Ricovo
. Mangio alla
mensa e poi vado
nella mia vecchia
abitazione
Grande accoglienza
mi danno da man_
giare Anche loro sanno
del disastro
Mi dicono che Talfo
Gesser e Vigna
sono qui. Mi rianimo
Il nostro comando e’
a 6 km

22-23 Gennaio 1943

22 (V e n e r d i ’)

23 (S a b a t o)

Vedo Talfo e compagni
e assieme raggiungia_
mo il comando.
Vedo il col. Buchi che
pero’ mi da una brutta
notizia e cioe’ che do_
mattina bisogna pro_
seguire ancora a piedi
Questa poi non ci
voleva perche’ sono sfi_
nito e le gambe non
reggono piu’.
Ho saputo che superstiti
di tutto il comando
siamo solamente il
20 % . Che disastro.
Il nuovo comando
e’ formato dai nuovi

p. da Rykowo periferia
e arrivo a
Jessinovataia
mi sistemo abbastan_
za bene

24-25 Gennaio 1943

24 (D o m e n i c a)

25 (L u n e d i ’)

Con mezzi di fortuna
arrivo alle 14 a

Stalino:
mi faccio rico_
verare all’ospedale
ma non mi ricono_
scono e domattina
devo raggiungere il
reparto che non so do_
ve si trovi ora
Lascio il reparto per
farmi ricoverare;
non ne posso piu’

Prima di uscire dall’ ospe_
dale trovo il dott. di Guardia
che con un sotterfugio
mi fa assegnare al
T.A.
Alle 15 partenza per il tre_
no. Mi sistemo con
lui. Fa molto freddo
Non si sa quando si
parte.
Forse domattina si parte

26-27 Gennaio 1943

26 ( M a r t e d i ’)

27 (M e r c o l e d i ’)

Notte freddissima.
Alle 10 partenza da

Stalino
e
arrivo a
Dniepropetrowski
Ci fanno proseguire
forse ci fanno
rimpatriare

Viaggio

28-29 Gennaio 1943




30-31 Gennaio 1943

30 (S a b a t o)

31 (D o m e n i c a)

Arr. ore 10 a Leopoli
Con grande sorpresa e
gioia ci comunica_
no che ci fanno prese_
guire per l’Italia
Felicita’ ! ! Gioia
fra non molto cosi’
vedro’ mia madre.-
p. ore 16.
Pedersoli e’ stato fermato

Arr. Cracovia ore 15
si riparte riforniti
e con mangiare
per Vienna-